“Dove il mare è più blu, attenzione al granchio blu (Callinectes sapidus)!”
FEAMP 2014 – 2020 Priorità 4, Misura 4.63 – FLAG Costa degli Etruschi Bando Misura 1.40.
Codice progetto: 2/SSL/16TO-2/RBC/21/TO – CUP B33C21000130009 – CUP Artea 1034644.
Il progetto prevedeva 4 diverse attività finalizzate ad una migliore gestione e conservazione delle risorse per favorire la biodiversità acquatica.
In primo luogo, sono state aggiornate le conoscenze bibliografiche riguardanti la presenza e l’impatto del granchio blu (Callinectes sapidus) nel Mediterraneo, con un’attenzione particolare al territorio del Flag Costa degli Etruschi. La review bibliografica ha permesso di creare una raccolta di tutte le pubblicazioni disponibili e una cartina aggiornata con gli avvistamenti georeferenziati di questa specie nel bacino del Mediterraneo.
Un’altra attività è stata quella di raccogliere informazioni sulle zone e i periodi di ritrovamento del granchio blu, nonché sulla sua distribuzione e abbondanza nelle acque dolci, marine e salmastre del territorio del Flag Costa degli Etruschi. Sono stati infatti somministrati dei questionari a pescatori professionisti e sportivi grazie ai quali sono state individuate delle aree in cui sono state effettuate le prove di cattura di questa specie. I risultati dell’indagine conoscitiva e dei successivi campionamenti hanno permesso di stabilire che, per gli anni 2021 e 2022, la maggior parte degli avvistamenti e catture avvenivano nella costa meridionale della Toscana, in particolar modo nel fiume Ombrone e nelle aree marine limitrofe.
Inoltre, è stata valutata la qualità e sicurezza alimentare del granchio blu come prodotto alimentare. Questa attività prevedeva sia l’analisi dei parametri morfometrici che l’indagine sulla presenza qualitativa e quantitativa di alcuni contaminanti ambientali. I livelli di contaminanti organoclorurati, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli pesanti (cadmio, piombo e mercurio) nelle parti edibili erano ampiamente inferiori ai tenori massimi stabiliti dal Regolamento (CE) n.1881/2006.
Infine, il progetto aveva l’obiettivo di sensibilizzare, coinvolgere e informare i pescatori sugli effetti negativi, sia economici che ambientali, dovuti alla presenza di specie alloctone invasive. In particolare, il progetto cercava di promuovere la consapevolezza tra i pescatori riguardo alla necessità di contenere la diffusione di tali specie invasive individuando anche le possibili modalità. Sono stati inoltre effettuati incontri di sensibilizzazione sulla necessità di contenimento delle specie alloctone e rispristino della biodiversità marina che vedevano coinvolti comunità scientifica, studenti e pubblico in generale.
Questo progetto è stato inoltre oggetto di due tesi di laurea presso l’Università degli Studi di Siena:
“LA SPECIE ALLOCTONA INVASIVA Callinectes sapidus (Rathbun, 1896) PROPOSTA COME NUOVA RISORSA ALIEUTICA PER IL CONTENIMENTO DELLA SUA ESPANSIONE” Candidata: Linda Tropi. Laurea Triennale in Scienze Biologiche (L-13) conseguita in data 14/04/2023.
“LA SPECIE ALLOCTONA INVASIVA Callinectes sapidus (Rathbun, 1896) SI COMBATTE A TAVOLA: CONTENERNE L’ ESPANSIONE PROPONENDO LA CATTURA A SCOPO ALIMENTARE” Candidato: Niccolò Della Giovampaola. Laurea Magistrale in Ecotossicologia e Sostenibilità Ambientale (LM-75) conseguita in data 26/04/2023.