Pescatori e specie a rischio: chiudiamo il cerchio in mare a suon di ultrasuoni

FEAMP 2014 – 2020 – Flag Costa degli Etruschi Misura 1.40.

Codice progetto 2/SSL/16/TO-01/RBC/22/TO – CUP B33C22001290009 – CUP Artea 1103610

Pescatori e specie a rischio: chiudiamo il cerchio in mare a suon di ultrasuoni

Il progetto prevedeva tre diverse attività finalizzate alla protezione di specie a rischio quali mammiferi marini, tartarughe marine e anguilla europea.

In primo luogo, sono state raccolte informazioni sull’impatto della pesca sui mammiferi marini e sulle tartarughe marine somministrando un questionario ai pescatori professionisti che operano nelle marinerie del FLAG Costa degli Etruschi. Grazie a questa indagine conoscitiva è stato possibile selezionare dei pescatori per l’utilizzo di strumenti di dissuasione acustica (DiD01) e di attrezzi alternativi (ami circolari) per evitare, rispettivamente, la cattura accidentale di mammiferi marini e tartarughe marine.

L’efficacia dei dispositivi è stata valutata tramite delle prove in mare nelle quali si richiedeva al pescatore, o all’osservatore a bordo, di compilare un logbook con le catture target, eventuali catture accessorie ed eventuali danni riscontrati all’attrezzo da pesca.

Durante le uscite in mare, per tutto il periodo del progetto, non sono stati catturati né mammiferi marini né tartarughe marine. Quando non venivano impiegati i DiD01 si sono verificati degli attacchi alle reti da posta da parte dei delfini. In generale l’impiego dei dissuasori acustici ha riscontrato successo tra i pescatori che li hanno provati, il loro utilizzo è pratico e non intralcia le attività di pesca. Gli ami circolari non hanno catturato tartarughe marine ma, nella maggior parte dei casi, non hanno nemmeno catturato specie target generando scoraggiamento nell’impiego di questi dispositivi.

Contemporaneamente alle attività in mare è stato condotto lo studio sulla Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona (GR) che prevedeva un’indagine bibliografica sul padule e il monitoraggio chimico-fisico, flora e fauna ittica delle sue acque. Dalle attività di campo condotte è emerso che la lontananza dal mare influisce sia sui valori chimico-fisici delle acque che sulla biodiversità presente. La presenza di esemplari di anguilla è stata riscontrata in tutte le stazioni di campionamento.

 

Questo progetto è stato oggetto di una tesi di laurea triennale presso l’Università degli Studi di Siena.

 

“INDAGINE DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI E MONITORAGGIO ITTICO DEL PADULE DELLA DIACCIA BOTRONA (CASTIGLIONE DELLA PESCAIA, GR)”. Candidata: Matilde Capitani. Laurea Triennale in Scienze Biologiche (L-13) conseguita in data 13/10/2023.