Il Mar Mediterraneo è un hotspot di biodiversità. L’eterogeneità dei suoi habitat e la grande ricchezza delle specie che lo abitano rappresentano una risorsa da proteggere. Secondo la Direttiva Habitat (92/43/CEE), la Rete Natura 2000 è il principale strumento per la conservazione della biodiversità. Tuttavia, sono ancora molte le lacune riguardanti la conoscenza dello stato di conservazione della specie marine.
Lo scopo di questo progetto è l’utilizzo della citizen science come metodo innovativo ed efficace per colmare le lacune sulla conoscenza sullo stato di conservazione di sei specie di invertebrati elencati nella Direttiva Habitat e presenti nelle acque toscane: riccio diadema (Centrosthephanus longispinus), corallo rosso (Corallium rubrum), dattero di mare (Lithophaga lithophaga), nacchera (Pinna nobilis), patella ferrosa (Patella ferruginea) e magnosa (Scyllarides latus) che rappresentano alcune tra le specie più rare o criptiche.
Di queste sei specie, quattro sono classificate della IUCN Red List of Threatened Species come “Not Evaluated” e due di esse sono invece in pericolo, in particolare Pinna nobilis come “Critically endangered” e Corallium rubrum come “Endangered”, ad indicare l’urgenza di indagarne la distribuzione e l’attuale stato di conservazione.
Prima del monitoraggio, effettuato attraverso immersioni o snorkeling, viene tenuto un briefing per evidenziare gli obiettivi del progetto e sottolineare l’importanza della raccolta di informazioni relative alle specie di interesse. Attualmente sono 29 i centri diving aderenti al progetto, i cui principali siti di immersione riguardano Elba, Giglio, Giannutri e Pianosa tra le isole dell’Arcipelago Toscano e la costa dell’Argentario. Le informazioni raccolte durante l’attività dai subacquei/ snorkelers comprendono sia dati sull’osservatore che sull’osservazione stessa, tra cui quali le specie e/o gli habitat osservati, le coordinate di avvistamento, la profondità, la durata del monitoraggio e una stima dell’abbondanza, dove possibile. Il processo di convalida effettuato dagli esperti consiste nella revisione delle schede di osservazione compilate post immersione provviste di prove fotografiche e/o video.
Le osservazioni convalidate potranno essere riportate nei Formulari Standard (sensu Dir 92/43/CEE) dei Siti Natura 2000. Essi rappresentano le carte d’identità dei siti Natura 2000 e mostrano lo stato di salute delle specie e degli habitat registrati presso quel sito specifico. Il loro costante aggiornamento è uno strumento chiave per la conservazione ambientale e l’attuazione di misure di protezione efficaci. I risultati permetteranno anche di proporre l’estensione e/o la creazione di Siti di Interesse Comunitario e Zone Speciali di Conservazione: uno strumento fondamentale per affrontare gli impatti antropici concentrandosi sugli Obiettivi Globali dell’Agenda 2030.

    Foto di Stefano Gradi