Il progetto è finalizzato a:

• sensibilizzare, formare e coinvolgere i pescatori sulla necessità di minimizzare le catture accessorie di tartarughe marine e sulle modalità di trattamento delle tartarughe accidentalmente catturate;• effettuare incontri divulgativi con i pescatori e gli stakeholders;

• validare gli strumenti di dissuasione in campo;• elaborare linee guida e materiale di diffusione dei risultati del progetto. In Italia ed in Toscana, le stime circa le catture indesiderate di tartarughe sono carenti e le uniche informazioni disponibili derivano da osservazioni dirette effettuate da ricercatori a bordo di barche da pesca e solo raramente da metodi di raccolta indiretta delle informazioni presso gli operatori. Il metodo diretto viene effettuato solo per brevi periodi di tempo, su un numero limitato di barche, su aree limitate; inoltre è dispendioso in termini di tempo e costi elevati. In Spagna è stato adottato un approccio innovativo per stimare le catture di tartarughe mediante interviste ai pescatori, che ha fornito risultati affidabili sulle catture accidentali e mortalità. Inoltre, nell’ultimo decennio l’approccio bottom – up, in grado di esplorare la prospettiva e le conoscenze dei pescatori, e gli studi sociali nel campo della pesca sono stati applicati con successo nella progettazione ed attuazione di approcci innovativi di gestione delle risorse biologiche. Unica esperienza con una simile metodologia effettuata in Italia e non riferita specificamente alla Toscana risale al 2014.Verranno inoltre utilizzate lampade UV-LED fissate sulle reti fisse per ridurre le catture accessorie di tartarughe. Tali dispositivi non sembrano mai essere stati utilizzati in Toscana. La conoscenza e la sensibilizzazione su questa problematica dei diretti interessati (pescatori) risulta fondamentale per attuare misure efficaci per minimizzare le interazioni fra pesca commerciale e tartarughe marine. A tale scopo, le principali finalità del progetto sono:

1. stimare i tassi di catture accessorie delle tartarughe marine nelle acque della toscana adottando un approccio basato sull’intervista, con il coinvolgimento dei pescatori;

2. valutare il rischio di catture accessorie per ciascun tipo di attrezzo da pesca, individuando possibili aree di catture accessorie di tartarughe sia stagionali che spaziali;

3. sperimentare l’efficacia delle lampade UV-LED montate su reti fisse per diminuire le catture accidentali di tartarughe marine;

4. sensibilizzare e coinvolgere i pescatori sulla necessità e sulle modalità di minimizzare le catture accessorie di tartarughe marine e sulle metodiche di trattamento delle tartarughe accidentalmente catturate;

5. elaborare linee guida e materiale di diffusione dei risultati del progetto, effettuare incontri divulgativi con i pescatori e gli stakeholders.